Siringomielia post-traumatica

Descrizione del problema e diagnosi

Uomo di 36 anni che circa 10 anni prima era rimasto coinvolto in un incidente automobilistico dove riporta una grave frattura della colonna dorsale alta. Viene operato immediatamente per la stabilizzazione della colonna ma la gravità della frattura comporta un danno irreversibile al midollo spinale per cui rimane paraplegico. In seguito diventa completamente autonomo con la sedia a rotelle e lavora come impiegato.
Giunge alla nostra osservazione per l’insorgenza da qualche mese di dolori e problemi funzionali alle braccia e mani.
Ha eseguito nel frattempo una risonanza magnetica (Immagine 1) che mostra una cavitazione completa del midollo spinale, chiamata siringomielia. Nel caso della siringomielia viene disturbato o bloccato il flusso del liquor, o liquido cefalo-rachidiano, che circola all’interno delle cavità ventricolari del cervello e attorno al cervello ed il midollo spinale. Questo risulta poi nell’accumulo del liquor all’interno del midollo spinale stesso con una progressiva cavitazione.

Nell’immagine di risonanza a fianco (Immagine 1) il liquor è di color bianco e le strutture nervose sono di colore grigio scuro. Come si può vedere lungo le piccole frecce bianche, il midollo, che dovrebbe essere un cordone scuro, è riempito e dilatato da liquor. In alto, in corrispondenza della freccia bianca spessa, vediamo che il midollo si è oramai ridotto ad un sottile strato, rigonfio completamente di liquido al suo interno.
Considerando che a quell’altezza siamo in vicinanza dei centri che controllano funzioni vitali come il battito cardiaco ed il respiro, questo paziente non solo era a rischio di perdere la funzione delle mani e delle braccia, ma anche di avere problemi con le funzioni vitali proprie.
La freccia verde, sempre nell’immagine 1, indica invece la frattura oramai guarita e quindi il livello al quale si era verificato 10 anni prima il danno al midollo spinale.
Nell’immagine 2 vediamo il resto del midollo che risulta anch’esso cavitato in basso fino alla freccia bianca.
Ci troviamo in questo caso di fronte ad una siringomielia holocord, ovvero dell’intero midollo spinale, con siringobulbia, ovvero estensione in alto fino a coinvolgere il bulbo del tronco encefalico.
La causa di questa siringomielia è post-traumatica in quanto dovuta ad un disturbo della libera circolazione del liquor attorno al midollo spinale e su e giù per il canale spinale. Il blocco è da cercarsi a livello della frattura, dove il danno subito dal midollo ha fatto si che si sono create delle aderenze fra il midollo ed il suo involucro e che hanno man mano sempre più impedito la circolazione del liquor. Il liquor non potendo circolare liberamente viene spinto all’interno del midollo spinale, dapprima infiltrandolo e poi creando delle cavità vere e proprie fino a scavarlo del tutto. Se questo meccanismo non si blocca da se, bisogna intervenire ripristindando una normale circolazione del liquor stesso tramite un intervento chirurgico.

Piano terapeutico e trattamento

Abbiamo discusso con il paziente la necessità di dover aprire il suo canale spinale al livello della frattura ed esplorare il midollo spinale. Solo questo ci avrebbe permesso di sbrigliare le aderenze che si erano create fra il midollo ed il suo involucro ripristinando cosi una circolazione normale del liquor. Questo avrebbe portato all’arresto del meccanismo di rigonfiamento del midollo ed al suo progressivo svuotamento,
Come si vede nelle Immagini 3 e 4, che sono state fatte 6 mesi dopo l’operazione, il midollo si è svuotato del contenuto ed è tornato di misura normale. Residua ancora qualche minima cavità, come in alto ed in basso, ma ormai senza pressione all’interno e senza più meccanismo di accumulo.
Il paziente sta bene ed abbiamo cosi evitato un problema funzionale alle braccia e mani o addirittura il rischio di compromissione delle funzioni vitali.

Questo paziente ha dato la disponibilità ad essere contattato per chi volesse discutere con lui in dettaglio la storia della malattia. Potete richiedere i contatti riempendo il modulo nella sezione “Contatti” nella barra di navigazione.