Scoliosi in età adolescenziale

Descrizione del problema e diagnosi

Ragazza di 15 anni che giunge alla nostra osservazione per un progessivo incurvamento della schiena.
La madre aveva notato attorno ai 10 anni per la prima volta un lieve incurvamento che poi è peggiorato abbastanza velocemente negli anni a seguire. La ragazza è quindi stata seguita altrove con radiografie seriate della colonna che documentavano il peggioramento della curvatura scoliotica.
Giunge alla nostra osservazione con una radiografia che mostra una curvatura di circa 80° con il fulcro al livello del passaggio toracolombare (Fig. 1).
Aveva nel frattempo anche già eseguito una risonanza magnetica di tutta la colonna vertebrale e del passaggio craniocervicale che non aveva evidenziato malformazioni nè del midollo spinale, nè delle vertebre
In questi casi in cui non si riscontrano, quindi, malformazioni o altre condizioni che ci possono spiegare il perchè di un progressivo incurvarsi della schiena, facciamo la diagnosi di “scoliosi idiopatica”, ovvero di scoliosi senza causa apparente o ignota.
Quando questa si presenta in età adolescenziale poi si chiama appunto “scoliosi idiopatica adolescenziale” e presenta il tipo di scoliosi più frequente riscontrabile nella popolazione.
Quando queste scoliosi raggiungono un grado di incurvamento che supera all’incirca i 50 gradi come angolatura, sappiamo che vi è un alto potenziale di peggioramento nel futuro.
Nel caso di questa paziente l’incurvatura era attorno a 80 gradi e ciò rende già di per sè necessario un intervento di correzione e stabilizzazione della colonna .
La ragazza soffriva, inoltre, di un lieve disturbo mentale simile al autismo con difficoltà a relazionarsi con le persone e paura di uscire negli spazi aperti. Era molto consapevole della sua immagine e disturbata al livello estetico del torso incurvato e la conseguente postura. Inoltre, dopo passeggiate lunghe,  comparivano dolori diffusi a tutta la colonna che la limitavano.
Abbiamo quindi preso la decisione di eseguire un intervento di correzione e stabilizzazione della colonna.

Piano terapeutico e trattamento

Nel caso di questa paziente la curvatura, oltre a essere severa in termini di angolatura,  è molto ampia coinvolgendo quasi tutta la colonna dalla parte dorsale alta alla parte lombare bassa.
L’apice della curva si trova pressappoco al passaggio fra la colonna dorsale o toracica e quella lombare.
Queste considerazioni sono importanti per noi in quanto le dobbiamo considerare nella scelta di quali e di quanti segmenti vertebrali includere nella strumentazione che eseguiremo per la correzione. La radiografia laterale ha mostrato un buon equilibrio sul piano laterale per cui sappiamo che qui non dobbiamo apportare modifiche per non alterare l’equilibirio (Fig. 2).
Abbiamo quindi eseguito un intervento di stabilizzazione da D3 e L4 con buona riduzione della curvatura scoliotica e mantenimento dell’equilibrio sagittale o laterale (Fig.3 e 4).
Dopo due giorni la paziente si è alzata in piedi ed il giorno successivo camminava ed andava in bagno da sola.

Dopo qualche altro giorno sarebbe stata pronta per la dimissione a casa ma purtroppo ha avuto un problema con un’ulcera gastrica già preesistente al ricovero ma non nota per cui doveva essere operata all’addome dai nostri colleghi chirurghi generali. Una volta superato il postoperatorio addominale è tornata a casa senza problemi.

I genitori di questa paziente hanno dato la disponibilità ad essere contattati per chi volesse discutere  in dettaglio la storia della malattia. Potete richiedere i contatti riempendo il modulo nella sezione “Contatti” nella barra di navigazione.